XIII legislatura – Tornata del 4 dicembre 1878
Dopo: i fatti di Firenze, dei quali un oratore vi parlò ieri con esattezza e con facondia, quelli di Pisa, di Osimo, di Jesi ed altri. Di taluni di
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Uomini notoriamente disaffezionati al regime attuale costituirsi quasi a vigilatori dei funzionari ed avere l'audacia di minacciarli che, con le loro
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una legge? Infine, per raccogliere tutto in una parola, con quali mezzi intende il Ministero assicurare la pace pubblica e le istituzioni politiche e
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cosa medesima, lessi anch'io le ultime controversie del Mazzini, dove si pronunziava con grande fierezza contro il socialismo ed il comunismo. So che
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prontamente; essa ha uno scopo di azione, e s'apparecchia con tutti i mezzi che all'azione finale conducono.
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dall'eccesso della licenza vengano menomati quei beni che con tanti sforzi, con tanti sacrifizi ha ottenuto.
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commesso per istigazione di una setta la quale, con parvenze politiche, ad altro non mira che a terrorizzare la popolazione.
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Io ho ascoltato con grande attenzione la concitata orazione dell'onorevole Minghetti, il quale con la sua potente eloquenza ha mostrato la sua grande
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misfatto, con lazzi vilissimi irridevano al lutto generale.»
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Romano Giuseppe. Nè comprendo come l'onorevole Minghetti con l'elevatezza del suo ingegno possa considerare la questione della sicurezza pubblica dal
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commercio e dell'interno con quali provvedimenti intendano riparare agli accennati squilibrii.»
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Come deputato di quel collegio, denunciando un tale stato di cose, mentre confido che la magistratura procederà, con tutta l'energia, perchè sia
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concedere benevolo ascolto alla voce di un vecchio affranto dagli anni, ma che ha seduto sempre su questi banchi con la sola ambizione di portare il suo
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Signori, i caduti governi avevano abbrutito con l'ignoranza e con la miseria il nostro proletario, perchè l'ignoranza e la miseria sono il miglior
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Ma, o signori, con queste tre grandi fortune, ci siamo poi serviti della forza e del credito che da essa ci riveniva, per migliorare le nostre
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migliore dei Governi; e con fatale illusione crede di poter raggiungere il suo scopo col mezzo delle più grandi immoralità e dei più nefandi delitti.
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Romano Giuseppe. Con tasse di confisca, con tasse enormi, che non hanno riscontro in nessuna parte di Europa, noi abbiamo impossibilitato il
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ammiserito le provincie ed i comuni, talchè essi tosano di seconda mano con nuove imposte.
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Noi abbiamo fatto rinascere la tassa disumana del macinato stata abolita nei primordi del nostro risorgimento. Il popolo ha protestato con sommosse e
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dell'emigrazione. Signori, con 5 milioni di ettari di terre che restano inoperosi, il cittadino d'Italia abbandona il dolce clima del suo paese per andare
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ministro di finanze con tanto nobili parole ed elevatezza di concetti.
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Ricordate le cagioni che minano la pubblica sicurezza, veniamo adesso a vedere, con la massima brevità, quale è stata la pubblica sicurezza nei
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Nel giorno 26 novembre alcuni giornali della provincia e della capitale pubblicarono lettere e telegrammi, i quali riferivano il fatto con colori e
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Quando questo fenomeno, fortunatamente assai raro, d'immoralità selvaggia e brutale, si presenta, guai alla società se non reagisse con tutte le sue
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questa Roma, dove anche ora mi pare un sogno di veder stabilita la capitale d'Italia, e dove insieme con alcuni compagni di Università avidamente
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legislazione. Con ciò io non alludeva alla legge di pubblica sicurezza ed all'istituto dell'ammonizione, che l'onorevole
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È egli vero che fortunatamente, prima che l'errore del Pubblico Ministero producesse i suoi tristi effetti, il ministro guardasigilli ha dovuto, con
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rendere al paese questo eminente servigio, nessuno, a parer mio, può renderlo con tanta facilità, quanto gli uomini i quali hanno fatto solenne
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E le Loro Maestà lo accettarono con la più squisita benevolenza. La dimostrazione del devoto affetto non poteva riuscire più viva e più commovente.
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Mari. Quell'infelice città, onorevoli colleghi, nelle misere e deplorabili condizioni in cui si trova non era in grado di ricevere con dispendioso e
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fatto iniquissimo è a tutti noto; coi sussidi caritatevoli ai feriti, con le pietose onoranze ai defunti.
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salvezza del Re, quando con brutale malvagità e vigliacca fu gettata una bomba esplodente in mezzo alla moltitudine accalcata nella via Nazionale e vi
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purgata, così corretta da approvarla con tutto il convincimento dell'animo suo, e quasi quasi da rivolgere contro noi l'accusa di nemici della libertà, o di
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Quindi non è esatto il parlare di repressione che debba fare il Governo. Con codesta parola, capisco bene, gli onorevoli ministri, senza tenere
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Quanto al diritto d'associazione lo Statuto non parla. Alcuni hanno preteso con faticosa sottigliezza di trovarlo incluso nel diritto di riunione; lo
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ragionare con rigorosa esattezza, bisogna anzitutto fare una distinzione; bisogna distinguere l'una dall'altra, sia perchè lo Statuto parla di una sola
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Ma, diranno gli onorevoli ministri, noi non abbiamo mai negato che al Governo incombe l'obbligo di prevenire i reati, anzi vogliamo prevenirli con
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marzo 1865 sulla sicurezza pubblica a regolarne l'esercizio con gli articoli 26 e seguenti; ben inteso, nei luoghi non pubblici, nè aperti al pubblico.
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ritorsero contro il povero ministro quelle sue disgraziate parole: «Il sistema preventivo,» diceva con quella vivacità di convinzione, con quella
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l'avvenire. Ma da certi riformatori che si chiamano internazionalisti, e che vorrebbero attuare le loro riforme con le rapine e gl'incendi, con le bombe e il
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a festeggiare con un banchetto, in un borgo vicino alla nostra città, mi pare a Marignolle, per festeggiare pubblicamente in una taverna
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Al possidente che con le rendite dei suoi beni a mala pena può far fronte alle necessità della propria famiglia ed alle tasse governative, e
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Vi sono delitti, lo ripeto, cui la prevenzione tardiva non basta ad impedire. Vi sono delitti che si eseguono con un atto solo, in un solo istante
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dissenso è nei fatti. Egli diceva nel suo vivace discorso d'Iseo: «Per uno strano pervertimento morale, con quel segnacolo sciagurato (e ben lo chiamava
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provincia, da ogni città, quasi da ogni borgo, da ogni angolo più remoto delle campagne, si mandarono al nuovo monarca che si conduce con tanto senno
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rapporto l'una con l'altra; lasciate che queste associazioni formino una tela che si estenda per tutto il reame; e, rappresentino pure una piccola
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Associazioni repubblicane. Nel discorso d'Iseo le associazioni repubblicane furono trattate con più mitezza. Quel rigore di linguaggio, quelle
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Parmi che l'onorevole Mari abbia in qualche modo dedicato specialmente a me quella parte del suo discorso nella quale, con molta dottrina e citando
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Bonacci. Io respingo una opinione che a me pare la negazione di ogni libertà, e con ciò rettifico il concetto, che mi era stato erroneamente
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concordare su ciò pienamente con l'onorevole guardasigilli, se è vero ciò che hanno detto i giornali di una sua circolare diretta nei giorni scorsi ai
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Accademia della crusca
